La sessualità potrebbe essere compromessa. È la frase di rito che accompagna il percorso di un tumore ginecologico.
maggiori informazioniPensa positivo è pura ambivalenza: può diventare una formula di conformismo emotivo, anziché un autentico gesto di fiducia nella vita.
maggiori informazioniVita normale vs nuova fase. “Ora può tornare alla sua vita normale.” Quale normalità? E quale ritorno? Dopo un tumore ginecologico nulla è più come prima
maggiori informazioniIl paradosso è chiaro: negativo significa buona notizia. Eppure il corpo, già provato e stanco, resta sospeso.
maggiori informazioniGuerriera: la metafora della guerra o della battaglia da vincere a ogni costo alimenta un immaginario duro.
maggiori informazioniUn nuovo linguaggio per raccontare l’esperienza dei tumori ginecologici. Il linguaggio conta. Le parole che scegliamo modellano il modo in cui pensiamo, viviamo e affrontiamo l’esperienza della malattia.
Per questo nasce il vocabolario del vissuto, una delle sezioni centrali di corpi vivi.
Open call fotografica di corpi vivi: segni visibili, una ricerca collettiva per riscrivere la rappresentazione visiva dei tumori ginecologici
maggiori informazioniUna rappresentazione visiva nuova per raccontare ciò che prima non si voleva dire.
Non si tratta di un servizio fotografico. Si tratta di un gesto, di una presa di parola visiva.
Dentro lo sguardo: il primo shooting per segni visibili. C’è un momento preciso in cui le immagini iniziano a parlare.
maggiori informazioniLa open call fotografica di corpi vivi. Un invito a costruire nuove immagini del corpo dopo la malattia. Realismo, rispetto, presenza.
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