guerriera
(guer|riè|ra) agg e s.f.
A agg. 1. Incline o dedita alla guerra. 2. estens. Combattiva, fiera, ardente, battagliera. 3. obs. Nemica, avversaria.
B sost.Donna d’armi dell’antichità, legata alla storia o alla leggenda.
Perché no
Dietro l’intenzione positiva, guerriera è una parola gabbia: la metafora della guerra o della battaglia da vincere a ogni costo alimenta un immaginario duro, che non sempre riflette il percorso reale fatto di cure, attese, cadute e riprese. Riduce una donna alla sua patologia; crea pressione psicologica con la spinta alla lotta e alla forza di volontà; genera sensi di colpa quando emergono paura, fragilità e stanchezza.
Usa invece
viaggiatrice
(viag|gia|trí|ce) s.f.
2. chi compie viaggi sia per esplorare sia per conoscere il mondo a scopo personale
Perché sì
Viaggiatrice suona strano? Non dovrebbe. Usare la metafora del viaggio rende la narrazione personale, consente di tenere in considerazione le tappe, i rallentamenti, le ripartenze e, soprattutto, di valorizzare la persona al di là della malattia. Un viaggio prevede soste, ristori, deviazioni, esalta il percorso e non la meta. Lascia spazio all’imprevisto. Al ricalcolo. Normalizza stanchezza e fatica. E neutralizza l’idea del fallimento.




