Primo shooting fotografico per segni visibili

Primo shooting fotografico per segni visibili

Primo shooting fotografico per segni visibili 150 150 corpi vivi

Dentro lo sguardo: il primo shooting per segni visibili
C’è un momento preciso in cui le immagini iniziano a parlare.
Il primo shooting fotografico per la sezione segni visibili è stato proprio questo: un gesto, non solo una produzione. Un incontro, prima che uno scatto.

La fotografa Gaia Benedetti Perinetti Casoni ha lavorato con una donna che ha attraversato un tumore ginecologico. Non per raccontare una “rinascita” come viene spesso rappresentata, ma per restituire complessità, fragilità, presenza. Il corpo non è un simbolo. È un luogo vissuto, segnato, trasformato.

Queste immagini non vogliono rassicurare. Non sono pensate per essere “belle” nel senso canonico. Sono vere.
E in questa verità – a volte disturbante, sempre necessaria – nasce un altro sguardo. Uno sguardo possibile.

Il primo shooting apre un percorso che continueremo a costruire insieme: donne, fotografe, parole e presenze.
Ogni scatto è una possibilità di raccontare il corpo dopo la malattia, senza censura e senza edulcorazioni.

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