corpi vivi nasce da un’urgenza: cambiare la narrazione dominante intorno ai tumori ginecologici.
Siamo abituate a parole che rincorrono la positività. A immagini che raccontano solo la guarigione.
Ma cosa accade dopo? Cosa rimane nei corpi e nelle vite di chi attraversa una malattia che tocca l’intimità più profonda?
Nel silenzio di questo “dopo” abbiamo sentito il bisogno di creare uno spazio altro.
corpi vivi è un progetto culturale e visivo che vuole restituire parola e immagine alle esperienze sommerse.
Attraverso le sezioni segni visibili (fotografia) e parole del corpo (narrazione), costruiamo un archivio reale, plurale, condiviso.
Un gesto collettivo. Un cambiamento necessario.
Perché aggiornare il modo in cui raccontiamo la malattia è un atto politico.
E richiede nuovi occhi, nuove mani, nuove parole.